Aria dai boschi

Sono stata lontana dal blogghino per un po'... ho fatto il benedetto esame di Stato e pare che sia diventata giornalista a tutti gli effetti... ora anche un lavoro non guasterebbe!
Comunque in questi giorni ho aperto la dispensa ed è arrivato un profumo di castagne esagerato: merito della farina dolce arrivata dall'Appennino, a cavallo tra Pistoia e Bologna. Lì, a Badi, è nato il mio nonno e c'è ancora una casina che mi aspetta, con i boschi vicini. So che il castagnaccio non è propriamente primaverile, ma se non si faceva ora non si faceva più fino al prossimo autunno!

L'ingrediente fondamentale è la farina di castagne di buona qualità. Poi servono:
2 bicchieri di acqua tiepida
un pizzico di sale
un cucchiaio di zucchero
pinoli, uvetta, noci e rosmarino
olio extra vergine di oliva buono.

Il bello è che si fa tutto a occhio (per una volta...). In una ciotola versare l'acqua e aggiungere la farina (almeno 300 grammi) fino a quando il composto non diventa liscio e non troppo liquido. Aggiungere un pizzico di sale e un cucchiaio di zucchero, a seconda di quanto è dolce la farina: basta assaggiarla con un dito! Ungere una teglia con olio d'oliva, versare il composto, aggiungere la frutta secca, il rosmarino e un filo di olio sopra. Infornare a 180 gradi per una mezzora.





 E il profumo dei boschi è servito... Accompagnato da monsieur Guccini, che abita proprio su quell'Appennino...


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