Appennini parte tre: arrivederci con crostata ai frutti di bosco (veri)
Stare sugli Appennini è come viaggiare nell'ovatta o permettersi di esprimere la propria vecchiaia interiore: quasi isolati dal mondo, si cammina nel castagneto, si sta nelle straduzze a parlare fino a tardi, ci si prestano le cose, si riposa dopo pranzo. Detto così pare una noia bestiale e forse lo è. Ma che pace, me la sono goduta fino in fondo.
La sera prima di andare via, abbiamo invitato nel nostro campo con i tigli alcuni amici per i saluti e per mangiare insieme la crostata di crema con i frutti di bosco: era tutta l'estate che rompevo dicendo di volerla fare! Le more erano del Poggio di Badi (raccolte dal cognato), lamponi e mirtilli dell'Abetone (pazientemente raccolti dai suocerini, troppo bravi, che assecondano questa follia dolciaria).
La crostata faceva un profumo che non vi dico e aveva davvero i sapori del bosco, niente a che vedere con i frutti comprati. Però, nel caso ci si adatta, eh!
PER LA FROLLA:
200 grammi di farina
100 grammi di zucchero
80 grammi di burro
1 tuorlo e 1 uovo
PER LA CREMA (Ricetta della zia Adele)
3 tuorli
3 cucchiai di zucchero
3 bicchieri di latte
3 cucchiai scarsi di farina
un limone
Fare la frolla mettendo a fontana la farina e lo zucchero, nel centro il burro ammorbidito e le uova. Mescolare e impastare tutto velocemente. Fare una palla, avvolgerla nella pellicola e mettere in frigo per un'oretta.
Per la crema scaldare il latte con la buccia di limone. In un'altra terrina sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina. Aggiungere piano piano il latte, da cui va tolta la buccia di limone, mettere sul fuoco e mescolare molto lentamente fino a quando la crema non si addensa.
Stendere la frolla e versarci la crema. Far cuocere circa 35 minuti a 180 gradi. Fare raffreddare la torta.
Quando la crema è fredda, ci si può sbizzarrire con i frutti di bosco. E poi mangiare il tutto in compagnia.
E' stato un bel mese.
Prima o poi, a casa si doveva pur tornare...
Lo so, è dannatamente sdolcinata, ma stasera m'è presa così :)
La sera prima di andare via, abbiamo invitato nel nostro campo con i tigli alcuni amici per i saluti e per mangiare insieme la crostata di crema con i frutti di bosco: era tutta l'estate che rompevo dicendo di volerla fare! Le more erano del Poggio di Badi (raccolte dal cognato), lamponi e mirtilli dell'Abetone (pazientemente raccolti dai suocerini, troppo bravi, che assecondano questa follia dolciaria).
La crostata faceva un profumo che non vi dico e aveva davvero i sapori del bosco, niente a che vedere con i frutti comprati. Però, nel caso ci si adatta, eh!
PER LA FROLLA:
200 grammi di farina
100 grammi di zucchero
80 grammi di burro
1 tuorlo e 1 uovo
PER LA CREMA (Ricetta della zia Adele)
3 tuorli
3 cucchiai di zucchero
3 bicchieri di latte
3 cucchiai scarsi di farina
un limone
Fare la frolla mettendo a fontana la farina e lo zucchero, nel centro il burro ammorbidito e le uova. Mescolare e impastare tutto velocemente. Fare una palla, avvolgerla nella pellicola e mettere in frigo per un'oretta.
Per la crema scaldare il latte con la buccia di limone. In un'altra terrina sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere la farina. Aggiungere piano piano il latte, da cui va tolta la buccia di limone, mettere sul fuoco e mescolare molto lentamente fino a quando la crema non si addensa.
Stendere la frolla e versarci la crema. Far cuocere circa 35 minuti a 180 gradi. Fare raffreddare la torta.
Quando la crema è fredda, ci si può sbizzarrire con i frutti di bosco. E poi mangiare il tutto in compagnia.
E' stato un bel mese.
Prima o poi, a casa si doveva pur tornare...
Lo so, è dannatamente sdolcinata, ma stasera m'è presa così :)
Elisa, ma siamo matti? Qui c'è una strana empatia...sono tornata da Londra domenica scorsa ed ho postato un piccolo reportage, e lo sai qual'è la colonna sonora? Over the raimbow (sulla scia del meraviglioso musical che ho visto proprio lì). La tua crostata è superlativa. Meravigliosa la decorazione. Un bacio, Pat
RispondiEliminacaspita! ma qua c'è una telepatia! grazie... ma è stato facile guarnire, i frutti erano appena colti e freschissimi... si giocava facile :)
RispondiEliminaun bacione a te Pat
ps (io, quando spunta Mister Hyde, ci provo con una buona risata, una passeggiata a passo veloce e una torta... ma di sicuro queste cose le fai già :) settembre è sempre un mese strano, cominciano un sacco di cose e l'aria è un po' elettrica, ma noi resistiamo!)