Appennini parte due: Tagliatelle e cantuccini
Ieri ho fatto una delle cose che mi ripromettevo da una vita: fare le tagliatelle con la Maria, una mia nonna putativa, bolognese doc e trapiantata, come tutti noi, al Poggio di Badi per l'estate.
Così ieri sono andata a casa sua con sei uova, un matterello e un chilo di farina. Lei ci ha messo tutto il resto, ovvero le cose più importanti: l'esperienza e l'amore per le cose ben fatte.
Ecco le cose sorprendenti che si imparano in un pomeriggio: che la pasta fresca ad asciugare ha un odore che non ha niente di uguale al mondo, che nel tempo che si aspetta tra un gesto e l'altro ci sono parole semplici e sensate, che non ci sono dosi prestabilite per fare la pasta. Proprio il contrario di quello che mi piace dei dolci: che sono matematici, precisi, rasserenanti nei loro grammi pesati. Nella pasta no. Ogni uovo è diverso dall'altro e quindi ogni impasto avrà sempre una quantità diversa di farina e di semola. Sembra una banalità, ma non lo è. E mi sa che vale non solo con la pasta, non so se mi spiego :)
Ecco la pasta stesa e poi passata nella macchina motorizzata che l'ha resa tagliatella (la Maria ha qualche primavera, ma da persona intelligente non disdegna le cose nuove che possono semplificare la vita!). Oggi l'abbiamo mangiata con il sugo di carne, non vi dico che roba che era.
I cantuccini sono quelli che ho fatto ieri sera e regalati alla Maria, messi in una scatola di latta. Biscotti perché questi so fare ed è il mio modo di contraccambiare attenzione per attenzione, cura per cura.
La ricetta (manco a dirlo) viene da Il Cucchiaio d'argento
COSA SERVE
250 gr di farina
220 gr di zucchero a velo
1 cucchiaino di lievito
2 uova
100 gr di mandorle con la pelle
40 gr di pinoli
burro per la teglia
Mettere pinoli e mandorle a tostare nel forno caldo a 200 gradi per 5 minuti. Far raffreddare e tagliare le mandorle a metà. In una ciotola capiente mettere a fontana la farina setacciata, lo zucchero a velo e il lievito, mischiandoli bene. Nel centro spaccare le uova e impastare, poi aggiungere mandorle e pinoli. Dividere la pasta a metà e fare due rotilini di circa 30 cm e cuocere su una teglia imburrata per 15 minuti a 200 gradi. Togliere dal forno e lasciar raffreddare. Tagliare i biscotti (a me ne sono venuti poco più di 40) e rimetterli in forno per circa 45 minuti a 130 gradi. Far raffreddare e servire nel Vinsanto. O se volete regalarli o conservarli, una scatola di latta è il suo!
Stare qua rende tutto semplice... Naked as we came di Iron and Wine
Così ieri sono andata a casa sua con sei uova, un matterello e un chilo di farina. Lei ci ha messo tutto il resto, ovvero le cose più importanti: l'esperienza e l'amore per le cose ben fatte.
Ecco le cose sorprendenti che si imparano in un pomeriggio: che la pasta fresca ad asciugare ha un odore che non ha niente di uguale al mondo, che nel tempo che si aspetta tra un gesto e l'altro ci sono parole semplici e sensate, che non ci sono dosi prestabilite per fare la pasta. Proprio il contrario di quello che mi piace dei dolci: che sono matematici, precisi, rasserenanti nei loro grammi pesati. Nella pasta no. Ogni uovo è diverso dall'altro e quindi ogni impasto avrà sempre una quantità diversa di farina e di semola. Sembra una banalità, ma non lo è. E mi sa che vale non solo con la pasta, non so se mi spiego :)
Ecco la pasta stesa e poi passata nella macchina motorizzata che l'ha resa tagliatella (la Maria ha qualche primavera, ma da persona intelligente non disdegna le cose nuove che possono semplificare la vita!). Oggi l'abbiamo mangiata con il sugo di carne, non vi dico che roba che era.
I cantuccini sono quelli che ho fatto ieri sera e regalati alla Maria, messi in una scatola di latta. Biscotti perché questi so fare ed è il mio modo di contraccambiare attenzione per attenzione, cura per cura.
La ricetta (manco a dirlo) viene da Il Cucchiaio d'argento
COSA SERVE
250 gr di farina
220 gr di zucchero a velo
1 cucchiaino di lievito
2 uova
100 gr di mandorle con la pelle
40 gr di pinoli
burro per la teglia
Mettere pinoli e mandorle a tostare nel forno caldo a 200 gradi per 5 minuti. Far raffreddare e tagliare le mandorle a metà. In una ciotola capiente mettere a fontana la farina setacciata, lo zucchero a velo e il lievito, mischiandoli bene. Nel centro spaccare le uova e impastare, poi aggiungere mandorle e pinoli. Dividere la pasta a metà e fare due rotilini di circa 30 cm e cuocere su una teglia imburrata per 15 minuti a 200 gradi. Togliere dal forno e lasciar raffreddare. Tagliare i biscotti (a me ne sono venuti poco più di 40) e rimetterli in forno per circa 45 minuti a 130 gradi. Far raffreddare e servire nel Vinsanto. O se volete regalarli o conservarli, una scatola di latta è il suo!
Stare qua rende tutto semplice... Naked as we came di Iron and Wine
Beh, che dire, ti ho trovata! Grazie per la tua e.mail. Sono troppo divertita dal fatto che anche tu come me, abbini un pezzo musicale ad ogni ricetta. Robe da matti! Devo fare anche io i cantucci a brevissimo...sto pensando di metterci anche i fichi secchi con le mandorle, tanto per tenerli leggeri! Un abbraccio e a presto, Pat
RispondiEliminabuoni, con i fichi! si provano... del resto a me i dolci leggeri non sono mai piaciuti! ;) un abbraccio e lieta di averti incontrata!
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