Le ricette della zia di inizio '900: "Minute fiorentine" a Melbookstore

Stavolta non posto una ricetta, ma un libro di ricette. Ed è un libro veramente curioso e originale quello di Beatrice Bocci Balocchi Basilio, insegnante, appassionata di cucina. E con una famiglia particolare. E' dai quaderni della zia Emma, detta Tantì, allieva nella scuola di cucina delle Cascine a Firenze, che Beatrice ha tirato fuori dei menù di inizio Novecento e li ha riproposti nel libro "Minuteria fiorentine", edito da Maria Pacini Fazzi. Ho il piacere di presentare il volume a Firenze questo giovedì alle 18 alla libreria Melbookstore, in via de' Cerretani, 16r.
E mi fa piacere per diversi motivi. Primo, come ho accennato, questo non è il solito libro di ricette, anche se le ricette ci sono, eccome. Si tratta in alcuni casi di piatti semplici, in altri di piatti elaborati e antichi. Ma soprattutto, ci sono i menù (anzi, minute) completi: cosa originale, se si pensa che la stessa "Bibbia della cucina", l'Artusi, ne ha accennati alcuni, ma non in maniera così sistematica. I menù si dividono in "pranzi comuni" e "pranzi operai", che si discostano per alcuni aspetti. Soprattutto per l'aspetto nutrizionale: quelli dedicati agli operai sono più sostanziosi, ma ugualmente curati. Altro aspetto curioso: le signorine che frequentavano la scuola di cucina della professoressa Carolina Valvassori alle Cascine dovevano imparare anche a curare l'aspetto di piatti e tavole. E così, se non usava abbinare il vino alle pietanze, bisognava invece studiare gli accostamenti di fiori adatti a ogni menù.
Beatrice, fiorentina e insegnante al Duca d'Aosta, iniziatrice di degustazioni di vino in cantine nobiliari, ha sempre amato cucinare e ha illustrato molte sue ricette a Tvr Tele Italia, dal 1995 al 2000. Legata alle tradizioni familiari, ha osservato fin da piccola la zia Tantì muoversi tra le pentole. Emma era figlia della nonna Emilie, arrivata dalla Francia con tutto il gusto tipico del paese Oltralpe. A un certo punto Beatrice ha giustamente pensato che i due quaderni, che vanno dal 1914 al 1927, trovati tra le cose della zia, dovessero essere patrimonio collettivo. Da qua è nata l'idea di pubblicare questa raccolta succulenta.
Ovviamente, per quel che mi riguarda, sono rimasta affascinata moltissimo dai dolci. C'è la ricetta dell'antenato del Tiramisu, preparato con il burro, invece che con il mascarpone. E che farò al più presto...
Intanto ci vediamo giovedì, per chi volesse scoprie le "Minute fiorentine"!


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