Una manciata di pinoli sulla torta per rallentare il tempo
Avete mai la sensazione concreta che il tempo vada a velocità diverse? Questa estate vorrei premere una specie di rallentatore per far scorrere le giornate più lentamente, soprattutto dopo aver osservato Emma: non so come sia successo, me la sono trovata improvvisamente grande sotto gli occhi. Gentile e ribelle q.b., curiosa e determinata, a volte mi sembra che abbia ben più dei suoi sette anni. E, come è giusto che sia, ha una gran furia di crescere: uno spettacolo straordinario a vedersi qui da dietro le quinte.
In questi giorni mi è capitato sotto mano al Poggio il quaderno con le ricette storiche della mamma, quelle della mia infanzia per capirsi ed è saltata fuori la mitica "pinolata", che poi fondamentalmente è una specie di quattro quarti con una manciata di pinoli sopra. Ma, appena l'ho assaggiata, ci ho ritrovato intatto quel sapore di decenni fa. E qui sugli Appennini i pomeriggi si riempiono con poco, bicchieri di latte, aria aperta, fiori colti. Magari la pinolata funziona come i dolcetti di Alice nel paese delle meraviglie: ci sta che restiamo tutti piccoli un altro pochino...
Alla ricetta originale che appunto aveva uguali dosi di ingredienti (170 grammi per burro, farina e zucchero) ho fatto un piccolo aggiustamento, aumentando un albume e togliendo un pochino di burro, mi sembra sia venuta buona e così ve la giro.
COSA SERVE
150 grammi di burro
170 grammi di farina
170 grammi di zucchero
5 uova (due intere e tre tuorli)
una bustina di vanillina
una bustina di lievito per dolci
pinoli
Sciogliere il burro e far raffreddare. Sbattere le uova con lo zucchero finché il composto non aumenta di volume e diventa chiaro, aggiungere la farina e la vanillina, il burro sciolto e il lievito. Versare in una tortiera imburrata e infarinata e spolverare generosamente con i pinoli. Infornare a 180 gradi in forno statico per circa 30 minuti.
Questa estate abbiamo una dipendenza da Spotify ed Emma ha scoperto Duets di Cristina D'Avena, per cui ci sentiamo catapultati negli anni Ottanta :) Ma girellando ho ritrovato questa canzone con Eddie Vedder che mi piace tantissimo, per cui "Throw your arms around me" con Neil Finn
In questi giorni mi è capitato sotto mano al Poggio il quaderno con le ricette storiche della mamma, quelle della mia infanzia per capirsi ed è saltata fuori la mitica "pinolata", che poi fondamentalmente è una specie di quattro quarti con una manciata di pinoli sopra. Ma, appena l'ho assaggiata, ci ho ritrovato intatto quel sapore di decenni fa. E qui sugli Appennini i pomeriggi si riempiono con poco, bicchieri di latte, aria aperta, fiori colti. Magari la pinolata funziona come i dolcetti di Alice nel paese delle meraviglie: ci sta che restiamo tutti piccoli un altro pochino...
Alla ricetta originale che appunto aveva uguali dosi di ingredienti (170 grammi per burro, farina e zucchero) ho fatto un piccolo aggiustamento, aumentando un albume e togliendo un pochino di burro, mi sembra sia venuta buona e così ve la giro.
COSA SERVE
150 grammi di burro
170 grammi di farina
170 grammi di zucchero
5 uova (due intere e tre tuorli)
una bustina di vanillina
una bustina di lievito per dolci
pinoli
Sciogliere il burro e far raffreddare. Sbattere le uova con lo zucchero finché il composto non aumenta di volume e diventa chiaro, aggiungere la farina e la vanillina, il burro sciolto e il lievito. Versare in una tortiera imburrata e infarinata e spolverare generosamente con i pinoli. Infornare a 180 gradi in forno statico per circa 30 minuti.
Questa estate abbiamo una dipendenza da Spotify ed Emma ha scoperto Duets di Cristina D'Avena, per cui ci sentiamo catapultati negli anni Ottanta :) Ma girellando ho ritrovato questa canzone con Eddie Vedder che mi piace tantissimo, per cui "Throw your arms around me" con Neil Finn
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