Le mele con il limone

Le mele con il limone. Una consistenza scoperta che ho fatto da quando è nata Emma è che spesso pensiamo di fare del nostro meglio inventando per i bambini cose strane, giochi super intelligenti, attività ricreative interessanti. Ma che, inevitabilmente, spesso sono le cose elementari, che diamo per scontato, a farli davvero contenti. Nel caso di Emma, le mele con il limone. Cioè, in un pomeriggio in cui sono andata a prenderla a scuola prima per stare insieme, la cosa che più l'ha gasata è stata fare una torta alle mele. Ma non per la torta in sè, bensì per le mele spruzzate con il succo di limone. Ne ha mangiate un piatto intero, come se fosse la cosa più incredibile del mondo ("mamma, bello che mi hai fatto le mele con il limone". Mah). Presto si dimenticherà che la felicità può stare in una fila di fette asprigne, ma a me sembra una cosa meravigliosa poterlo ricordare grazie a lei.

Questa è una torta da merenda, talmente semplice da essere banale, fatta così, con un mestolo e una ciotola. Niente di straordinario, ma a me ricorderà sicuramente questo pomeriggio fatto di poche cose, di domande ("cosa succede nel mio corpo umano quando mangio?" data la fissazione presa guardando su Cartoonito "Esplorando il corpo umano" come facevo io trenta anni fa), di risate, di bisbigli nell'orecchio. Spesso penso che non sono la mamma che credevo sarei diventata, a volte meglio, a volte peggio non saprei. Ma di sicuro sono la sua.

COSA SERVE
3 uova
500 grammi di farina
200 grammi di zucchero più due cucchiai per la superficie
mezzo bicchiere di latte
5 mele
limone
bustina di lievito

Sbucciare le mele e tagliarle a fettine sottili in un recipiente, irrorandole con il succo di un limone e lasciarle riposare. In un altro recipiente sbattere uova e zucchero, aggiungere la farina, il latte, la scorza di un limone grattugiato e alla fine il lievito. Incorporare le mele con delicatezza e versare in una tortiera, ricoprire con alcune fettine di mela e due cucchiai di zucchero. Infornare a 180 gradi per circa 45 minuti.




In questo periodo sento praticamente solo i Mumford & Sons, come sempre vado a fittonate (no, davvero?). E questa canzone in casa nostra è diventata un must, per i saltelli che ci fa fare (e per il testo splendido che ha): Hopeless wanderer



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