Settembre, non si era detto di fare pace? (Torta cioccolato e pere)

Settembre, o non si era detto di non litigare più? O non avevamo detto che, tutto sommato, potevamo essere civili l'uno con l'altra? Nulla, quest'anno sei tornato a essere pesante, come una conferenza sul cirillico. I tempi dei bilanci, dei rientri a scuola uggiosi, delle escursioni termiche di 10 gradi all'interno della stessa giornata.
Sì, però. Però, te le concedo, hai una luce che leva di sentimento, un vento che profuma di fichi e uva e questo sole che scende piano e che hai voglia di prendere fino all'ultimo raggio.
Complice il pacco del Ceppo che mi arriva di venerdì, il fine settimana ho frutta e verdura fresca a sorpresa (Se siete curiosi di capire come funziona, ecco qua il link). Stavolta ci ho trovato delle pere mature e stamani, dato che Emma mi ha tirato giù dal letto alle otto (evito di articolare il mio pensiero al riguardo...) ho pensato di farci una torta soffice al cioccolato.
La ricetta l'ho modificata ma presa dalla rivista "Chez nous", che dà molti spunti carini.

COSA SERVE:
4 pere mature (decana o williams, nel senso che siano polpose)
125 grammi di burro
130 grammi di zucchero
150 grammi di cioccolato fondente
100 grammi di farina 00
3 uova
un limone
un cucchiaino di cremor tartaro o di lievito

Tagliare a pezzettini le pere e spremere mezzo limone per non farle annerire. Accendere il forno a 170 gradi. Sciogliere il cioccolato insieme al burro a bagnomaria e lasciare intiepidire. Montare i bianchi delle uova in una ciotola a parte. Sbattere i rossi delle uova con lo zucchero aggiungere il cioccolato, le pere, la farina setacciata, il cremor tartaro e alla fine i bianchi mescolando con un cucchiaio di legno con movimenti ampi in modo da incorporare aria. Versare in una teglia a cerniera. Infornare per circa mezzora.














Che sia settembre o un altro mese, è sempre un buon momento per Eddie Vedder, questa è Rise







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