L'arte del compromesso (di mele a forma di gatti e di crostate alla marmellata)

A volta i compromessi possono assumere strani aspetti, come quella di uno spicchio di mela a forma di gatto. O di una fetta di crostata imperfetta, ma semplice da fare e da mangiare in piedi, senza troppi pensieri.
 
Saranno i giorni di mal di stomaco che mi rendono acida tipo uno yogurt bianco, sarà qualche preoccupazione di troppo, fatto sta che mi sono accorta a malincuore di essere anche io, soprattutto in questo periodo, una di quelle mamme rompiscatole. Una che "niente dolce se non mangi la frutta", per capirsi. Cercando di capire dove diavolo è andata a finire la ragazza che prendeva le cose e gli altri con più leggerezza, mi sono accorta che spesso dovremmo guardare un po' di più i "maschi", che riescono a mantenere, pur brontolando se necessario, un atteggiamento più giocoso. Meno da maestrine. E non dico solo con le figlie, ma in generale, nel lavoro e nella vita. Lo so, per noi è più difficile, ma su questo sono più bravi, c'è poco da dire.

Mi è venuto in mente stasera, quando all'ennesima richiesta di Emma di "un chicco", non ho risposto con "niente frutta, niente dolce". E ho deciso di mediare a modo mio. Ho sbucciato in silenzio uno spicchio di mela, poi sono andata a prendere un tagliabiscotti. Ho evitato renne e abeti e alla fine ne è venuta fuori una mela a forma di gatto. Lei, con occhio guardingo, se lo è mangiato senza fiatare, prima di allungare la mano verso un cioccolatino. Meno severità, più creatività (Me lo dovrò ricordare anche nei prossimi giorni, quando arriveranno le tasse da pagare).

Comunque, dato che il mal di stomaco persiste ma volevo fare un dolce, ho provato a fare una crostata con la marmellata che avevo in casa. Non volendo esagerare con il burro, sembra impossibile che stia insieme e quando sono andata a prendere la pasta dal frigo la tentazione è stata di buttare tutto nel bidone. Ma provando semplicemente a darle una passata con il matterello e finendo di stenderla direttamente con le dita nella tortiera, il risultato è stato buono. 

COSA SERVE:
100 grammi di burro freddo
300 grammi di farina 00
120 grammi di zucchero
2 tuorli
(si può aggiungere un pochino di scorza di limone grattugiata)

In una ciotola mettere la farina e i tocchetti di burro freddo. Lavorarli velocemente strofinandoli con la farina come a formare delle grosse briciole, poi aggiungere zucchero e tuorli. Impastare senza scaldare troppo l'impasto e mettere in frigo per almeno un'ora.
Su un pezzo di carta forno stendere la pasta (ve l'avevo detto che restava un po' sbriciolosa...) e poi passarla, sempre con la carta forno, in una tortiera dai bordi bassi di circa 22 cm fino  stenderla tutto. Spalmare con la marmellata: io ho scelto quella di mirtilli rossi.
Cuocere per 40 minuti a 180 gradi nel forno già caldo.
Se riuscite ad aspettare che si freddi un po' è meglio, diventa più croccante.



Dato che ora che il pisolo pomeridiano della ragazza alta un metro è stato abolito, si arriva alla sera abbastanza devastati, ma crolla abbastanza presto e il piacere di poter stare UN'ORA sul divano a leggere o guardare la televisione è una roba da capogiro. E così, buonanotte a tutti. (Mumford and Sons, I will wait)






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